Tavola rotonda “Le voci del mercato”: le conclusioni

PLM, l’ingegneria della conoscenza crea valore nel manifatturiero: risultati della tavola rotonda

Si è svolta lo scorso giugno la tavola rotonda “Le voci del mercato” organizzata da Edizioni Este e dalla rivista Sistemi&Impresa: i rappresentanti di 11 aziende operanti nell’ambito del Product Lifecycle Management si sono confrontati sul mercato del PLM in Italia, sul livello di conoscenza delle imprese, sulle tematiche del PLM e sul futuro della soluzione.

A questa tavola rotonda è stato invitato anche Enrico Borca, Sales e Partner Manager del network PRO.FILE PLM Italia, voce autorevole del mercato PLM: si tratta di un ulteriore riconoscimento della soluzione PRO.FILE PLM come player di carattere internazionale.
Riassumiamo le conclusioni dell’incontro come riportate nel numero di Agosto 2016 della rivista Sistemi&Impresa.

“La progettazione, il servizio ai clienti e una visione a 360 gradi sulla gestione di tutto il ciclo del prodotto sono fattori in grado di generare per le aziende un vantaggio competitivo sul mercato. Realizzando una struttura di dati unica, aggiornabile e accessibile dalle diverse funzioni aziendali coinvolte, i sistemi PLM permettono di sfruttare le informazioni per prendere decisioni rapide e coerenti con la strategia aziendale, creando nuovo valore per l’impresa manifatturiera: la conoscenza di sviluppo e progettazione del prodotto, infatti, non è più nella testa di una o di poche persone, ma è sparsa tra funzioni, il cui coordinamento impone una strategia”.

Ecco come si è espresso Enrico Borca in merito ai focus della discussione

Il PLM come leva dell’innovazione

Che sia grande azienda o Pmi, “prima di tutto bisogna pensare al Data Recovery come spina dorsale dei dati aziendali, e dunque bisogna mettere in sicurezza i dati, aspetto che da molti non viene colto, ma che è alla base del PLM. “Il PLM va introdotto per step successivi, è un percorso di crescita che va dallo sviluppo prodotto o sviluppo commessa fino alla gestione dei processi aziendali, ma alla base ci deve essere il dato centralizzato”.

Le Pmi hanno le conoscenze per capire il PLM?

Per Borca la realtà delle Pmi è a due velocità: “La reattività la si vede nella media azienda che compete in scenari internazionali e sa di avere un eventuale gap tecnologico. E per fare la proposta giusta bisogna sapere dove vuole arrivare il cliente che pone sempre più attenzione sul costo e il tempo di implementazione e degli aggiornamenti successivi e cerca un sistema di facile configurazione, aspetto tipico del nostro PLM. Negli ultimi tempi valuta attentamente anche l’offerta in cloud e tendenzialmente chiede le facility sul cloud, ma la gestione del dato in casa propria”.

Ma cosa sarà il PLM nel 2020?

Secondo Borca, Pro.File PLM Italia fin dall’inizio ha avuto la vision di integrare applicativi e processi secondo standard “in modo che le aziende possano lanciare le applicazioni così come sono state preconfigurate per poi ottimizzarle in running ottenendo così tempi certi di go-live, in time e in budget, e questo sarà anche il futuro”.

I testi e l’immagine sono tratti dal numero di Agosto 2016 della rivista Sistemi&Impresa, Este Edizioni.