Strategia PLM: scelte che fanno la differenza

Strategia PLM: Come fare la prima analisi?

Nel momento in cui un’azienda diventa consapevole della necessità di implementare all’interno della propria struttura un sistema PLM, viene dato il via ad una serie di ricerche e analisi complesse e minuziose. Si tratta di mettere in piedi una vera e propria strategia PLM.

Le opzioni fornite dal mercato sono parecchie, e anche se a prima vista potrebbero apparire molto simili tra di loro, una successiva indagine più accurata fa emergere le abissali disuguaglianze tra le varie proposte.

Inizialmente la via più semplice e sicura appare quella di affidarsi al proprio fornitore CAD, la fiducia è il primo punto a favore che fa propendere verso questa “scelta”, che in realtà più che una scelta sembra, a volte, la strada più facile, già definita in partenza.

E' davvero la giusta strategia PLM? Quali sono i limiti di una scelta di questa portata?

La soluzione prescelta dovrebbe essere adattata alla propria realtà, mentre la struttura rigida di programmi di questo tipo, non permette agli utenti di muoversi liberamente, ma prevede inesorabilmente un investimento di tempo e denaro per l’adattamento alle proprie esigenze.

Inoltre, per qualsiasi necessità, ci si trova costretti a fare riferimento agli specialisti del prodotto, in quanto agli utenti finali non vengono dati tutti gli strumenti per riprogrammare e riadattare la soluzione prescelta.

La maggior parte dei prodotti presenti sul mercato inoltre, sono programmabili, pertanto, prima di essere perfettamente aderenti alla realtà di ogni azienda, devono essere lungamente adattati dai consulenti dell’azienda fornitrice e prevedono lunghi tempi di analisiprogrammazione, sviluppo; anche il minimo ampliamento non può essere svolto in autonomia.

I conti non tornano

Se inizialmente, dunque, la scelta della soluzione proposta dal proprio fornitore di fiducia può sembrare la più naturale, semplice e produttiva, l’investimento affrontato per la personalizzazione di prodotto, e i costi operativi per l’espansione del software nel corso degli anni, faranno emergere un altro lato di questa realtà. Infatti l’incidenza di questi costi andrà ad aumentare notevolmente l’investimento iniziale, incrementando ad ogni minimo cambiamento anche il Total Cost Of Ownership (TCO).

Ma l’80% del budget non dovrebbe essere dirottato per la realizzazione dell’obiettivo concreto del progetto, e il 20% venire stanziato per l’implementazione e l’amministrazione del Software?

Eppure, attualmente, nella maggior parte dei casi, succede l’esatto contrario, che rende controproduttive queste operazioni il cui scopo dovrebbe essere quello di agevolare la gestione aziendale ed ottimizzarne i costi.

Come ottenere un TCO ridotto

E’ necessario innanzitutto valutare l’implementazione di un sistema che sia configurabile e implementabile gradualmente (a step autoconsistenti). costi devono essere visibili fin da subito, in maniera chiara e trasparente, non ci devono essere ulteriori costi aggiuntivi “fantasma”.

Ma le caratteristiche da valutare per essere sicuri di aver scelto la soluzione più adatta alle proprie esigenze non si fermano qui: le aziende che adottano una soluzione PDM PLM non dovrebbero dipendere dal proprio fornitore, ma dovrebbero avere la possibilità di nominare un amministratore interno di sistema che possa gestire in autonomia almeno le funzioni base del prodotto prescelto.

Inoltre, la capacità Multicad, rende un sistema PLM ancora più adattabile:  è questo il caso di aziende con più CAD (elettronici, meccanici….), o di incorporazione di aziende che utilizzano CAD diversi e devono adeguarsi l’una al CAD dell’altra, piuttosto che altre realtà che scelgono di mantenere entrambi i CAD in uso.

Sistema configurabile,  ad implementazione graduale, piena visibilità dei costi del progetto, capacità Multicadautonomia gestionale, sono solo alcune delle caratteristiche principali che permettono il contenimento dei costi e il raggiungimento di un’organizzazione aziendale ottimale… PRO.FILE è questo e molto altro!

Strategia PLM: la scelta del partner giusto

Come esaminato nei precedenti paragrafi, la scelta del PLM più adatto alle proprie esigenze aziendali che possieda tutte le carte in regola per agevolare davvero i processi aziendali e contenere i costi, è una scelta che va ponderata e analizzata con calma e con la massima accuratezza. 

Ma di altrettanta importanza è la scelta del Partner giusto: il PLM è senza dubbio la scelta che va vagliata più a lungo, ma l’essere affiancati da specialisti altamente competenti e affidabili diventa ugualmente determinante nel processo di selezione, implementazione e nell’assicurare una continuità appropriata all’intero progetto PLM. Si tratta infatti di un progetto a lungo termine, che non si conclude con l’implementazione, ma che perdura nel tempo, e prevede una stretta collaborazione e fiducia tra le parti coinvolte.  

Cadtec è PRO.FILE Competence Center dal 2002 e l’esperienza maturata con il tempo nel settore, oltre alla continua formazione e al metodo di lavoro ben strutturato e standardizzato, permettono di assistere i clienti in modo costante e proattivo. 

L’ambiente giovane e in costante crescita è fortemente motivante, e con l’obiettivo di trasmettere in maniera trasparente tutte le informazioni utili all’ampliamento della conoscenza presso i nostri clienti, si riescono ad instaurare dei rapporti di fiducia e totale collaborazione. 

Sei curioso di capire come PRO.FILE potrebbe collocarsi all’interno della tua realtà aziendale, e come potremmo collaborare insieme?

Approfondiremo gli argomenti di tuo interesse, o fisseremo una demo di prodotto realizzata specificatamente per la tua realtà aziendale !

Ciclo di vita del prodotto

Il ciclo di vita del prodotto: perchè gestirlo?

Ciclo di vita del prodotto

Che cos’è il Ciclo di vita del prodotto?

Il ciclo di vita del prodotto è un concetto che trae la sua origine in ambito marketing ed economico. Successivamente si è sviluppato per ricomprendere dati ed informazioni di prodotto appartenenti a tutta la struttura aziendale. Esso può essere applicato, oltre che ai prodotti, anche ai servizi con qualche variazione nelle fasi conclusive, ad esempio nello smaltimento ed in uscita dal mercato.

Il ciclo di vita del prodotto (PLC o Product Life Cycle) fa riferimento all’evoluzione di un prodotto dalla sua ideazione all’uscita dal mercato e prevede la suddivisione in quattro fasi principali: introduzione, crescita, maturità e declino.

Alcuni esperti aggiungono a queste quattro fasi una fase precedente di Ricerca e Sviluppo. Questa prevede tutto il concepimento, la ricerca e la creazione del prodotto in oggetto. Questa fase, infatti, ricopre un ruolo di fondamentale importanza proprio nella fase di gestione del ciclo di vita del prodotto perché racchiude dati, analisi, disegni tecnici ed altre informazioni che saranno fondamentali per i successivi passaggi del ciclo.

Introduzione

L’introduzione corrisponde alla fase di lancio del prodotto nel mercato di riferimento. Come anticipato, prevede precedenti attività di ricerca e sviluppo ma viene presentato al pubblico in questa fase. Tipicamente i primi clienti sono anticipatori che seguono le novità e cercano nuovi prodotti. Questa fase generalmente prevede uno stato economico di perdita ed ha una durata variabile in base alla predisposizione del mercato, alle strategie di marketing (e di prezzo) e alla capacità dell’azienda produttrice di migliorare i punti di debolezza del prodotto.  L’introduzione termina al raggiungimento del break-even point e corrisponde ad una curva positiva nelle vendite che di conseguenza porta alla presenza di concorrenti di mercato nella fase di crescita.

Crescita o Sviluppo

Nella fase di crescita lo stato economico registra un andamento positivo, i profitti cominciano a vedersi grazie, spesso, all’adozione di tattiche di economie di scala. Con l’introduzione nel mercato di nuovi concorrenti, la strategia di supremazia dovuta all’innovazione viene messa in discussione e pertanto si adottano strategie specifiche come l’aumento della gamma di prodotti o le varianti del prodotto. Questo ovviamente richiede la ripetizione di alcune delle fasi precedenti che producono la relativa documentazione da gestire. In questa fase oltre a informazioni economiche e di miglioramento del prodotto, necessitano di essere gestiti anche tutti i dati relativi all’ambito pubblicitario e i miglioramenti in ricerca e sviluppo.

Maturità

La fase di maturità è caratterizzata dalla stabilità del prodotto nel mercato e alla diminuzione dei prezzi. In particolare, vi è una forte intensificazione della presenza di concorrenza, tra le cui fila si introducono anche concorrenti di marche commerciali. A questo periodo corrisponde il picco di vendita e la successiva graduale diminuzione. Nel caso in cui la strategia di vendita lo preveda, il prodotto viene presentato anche ai mercati esteri.

Declino

Nel momento in cui i profitti si riducono rapidamente, si entra nella fase conclusiva di declino. Di conseguenza gli investimenti di promozione, ricerca e distribuzione vengono generalmente diminuiti. Le strategie che l’azienda può mettere in atto sono molteplici e variano dalla rivitalizzazione (migliorie e/o versioni), alla mietitura (ridurre al minimo gli investimenti), dalla sostituzione con il ‘nuovo modello’ del prodotto fino, in alcuni casi, all’eliminazione.

La gestione del ciclo di vita del prodotto

Una strutturata gestione del prodotto comprende le strategie e le metodologie che vengono messe in atto in azienda per monitorare e migliorare la qualità del prodotto, dei processi aziendali e delle attività di controllo. Questo permette innanzitutto di integrare varie aree aziendali, fornendo una visione d’insieme unitaria formata dalla interdipartimentalità dell’approccio di gestione del ciclo di vita del prodotto.
Le decisioni strategiche, appartenenti a vari ruoli e dipartimenti aziendali, saranno agevolate e velocizzate grazie ad un approccio di gestione del ciclo di vita del prodotto.

PRO.FILE come Product Data Backbone

La soluzione Cadtec per un’ottima gestione del ciclo di vita del prodotto è rappresentata da PRO.FILE by PROCAD. Non si tratta semplicemente di un prodotto d’unione fra PDM e DMS ma bensì un Product Data Backbone che rappresenta la base d’informazione centrale per tutti i reparti. Vengono gestiti dati di prodotto, disegni CAD, fatture, codici prodotto, distinte base, commesse e tutta la documentazione contenente informazioni legate al ciclo di vita del prodotto.

Nascono così dei dossier sui cicli di vita che forniscono trasparenza, chiarezza e integrazione a ogni fase; evitando ripetizioni, doppioni o modifiche non condivise. Inoltre, attraverso L’utilizzo di PRO.FILE come Product Data Backbone non vengono solamente registrati documenti ma si tiene traccia delle relazioni fra essi, dei processi che li sottintendono e delle persone responsabili di ogni passaggio procedurale.

Per ogni campo della struttura aziendale vengono create apposite viste o workflow per permettere solamente agli interessati di avere accesso alle informazioni di competenza. Questo consente una collaborazione semplice e chiara e permette alle figure dei Responsabili delle attività di controllo e analisi puntuali e di facile fruibilità.

Conclusioni e benefici della gestione del ciclo di vita del prodotto

Vi sono molteplici benefici derivanti da una corretta gestione del ciclo di vita del prodotto, tra i principali vantaggi dell’utilizzo di PRO.FILE come Product Data Backbone annoveriamo:

  • Gestione centralizzata dei dati di prodotto
  • Integrazione di processi e progetti con dati e documenti
  • Collaborazione sicura e protetta
  • Archiviazione elettronica dei documenti
  • CAD Data Management
  • Gestione documentale strutturata
  • Scansione e archiviazione dei documenti in arrivo
  • Controllo e monitoraggio dei processi e dei progetti aziendali

Cadtec da sempre si impegna per fornire supporto e competenza alle aziende che decidono di implementare il sistema PLM PRO.FILE. La gestione del ciclo di vita del prodotto, se viene organizzata e strutturata in modo esaustivo può fornire benefici sin dall’immediato.

Fonti

https://www.logisticaefficiente.it/wiki-logistica/supply-chain/product-life-cycle-ciclo-di-vita-del-prodotto.html

https://www.fabiopellencin.it/ciclo-vita-del-prodotto/

https://www.giornaledellepmi.it/la-rivoluzione-del-plm/

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Digital Twin e la cultura ‘data driven’

Digital Twin: una definizione

La moderna accezione di ‘Digital Twin’ rimanda alla presentazione ‘Conceptual Ideal for PLM’ del Dr. M. Grieves pubblicata nel 2002 all’università del Michigan. Questo termine, tuttavia, risale originariamente agli anni ’60 e fu utilizzato dalla NASA in riferimento alla creazione di un duplicato ‘terrestre’ dei sistemi interni alle navicelle spaziali. Successivamente venne utilizzato anche come base per lo sviluppo delle simulazioni computerizzate.

Quali sono i principali componenti del Digital Twin?

I due macro-elementi da collegare sono lo spazio virtuale e lo spazio reale (o fisico). Questo collegamento avviene attraverso un processo di ‘mirroring’ o ‘twinning’ (gemellaggio) che segue il prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita.
Nella sostanza si tratta di raccogliere tutti i dati, le informazioni e i processi di un elemento fisico, come ad esempio un prodotto, e sdoppiarlo in una versione virtuale. Questo consente di esaminarlo e studiarlo in ogni sua parte ed inoltre apre molteplici possibilità per simulazioni e analisi predittive.

Applicazioni pratiche nelle IIoT: la cultura ‘data-driven’

In concomitanza all’introduzione del concetto di Internet of Things nelle aziende (IIoT), il Digital Twin ha trovato la sua condizione di massimo sviluppo. In particolare, nel settore delle industrie 4.0, il Digital Twin viene applicato in numerose applicazioni e crea lo spazio ideale per la diffusione dei fenomeni di digitalizzazione e di cultura ‘data-driven’. Con questo termine s’intende l’approccio alla presa di decisioni aziendali fondamentali, come ad esempio dati di prodotto, basandosi sui dati raccolti ed analizzati.

Come possono i Digital Twins essere utili all’azienda? Ecco qualche esempio…

Le turbine di General Electric Co

La famosa multinazionale statunitense fondata nel 1892 si è sempre distinta per il suo carattere innovativo e per la capacità di investire in tecnologie industriali. Nello specifico l’azienda applica alle sue turbine (utilizzate sia nei sistemi eolici che all’interno dei motori dei jet) una fitta rete di sensori che comunicano con il Digital Twin virtuale in tempo quasi reale. Dal momento della vendita la turbina reale informa sull’utilizzo in corso la sua copia virtuale e questo permette non solo di registrare dati continuamente, ma anche di rilevare guasti, difformità, previsioni di decadimento e risoluzione di problematiche già in fase di testing.

Le auto di Tesla

Come per GE, Tesla ha fatto dell’evoluzione tecnologica un punto cardine della sua strategia di crescita aziendale. Le auto vendute, infatti, trasmettono ai loro gemelli virtuali ogni informazione che possa essere utile all’azienda per migliorare l’efficienza delle sue automobili, e non solo.

“Ogni giorno Tesla riceve l’equivalente di oltre 2 milioni di Km percorsi, sommando i contributi di tutte le auto. Questa enorme mole di dati consente di costruire una mappa costantemente aggiornata delle strade e di verificare la presenza di malfunzionamenti “strutturali”, cioè dipendenti dalla progettazione”
(Roberto Saracco, www.agendadigitale.eu)

Nei due esempi riportati ci si è concentrati sulla applicazione del concetto di Digital Twin nelle IoT, ma rimangono ancora da valutare le applicazioni alle analisi predittive e ai test che vengono messi in atto prima del rilascio del prodotto/servizio. Sono di rilievo tutte quelle fasi di ideazione e creazione di modelli virtuali che forniscono dati e informazioni che condizionano le successive fasi decisionali e di progetto.

Benefici innovativi del Digital Twin

I benefici dell’adozione dei Digital Twin sono innumerevoli e tipicamente cambiano in base alla necessità e all’utilizzo dell’azienda. Per alcune aziende sono legati a raccolte dati di prodotti già in uso, per altre consentono di testare nuove progettazioni, per altre ancora costituiscono le fasi virtuali di processi reali.

Fra i benefici più innovativi vi sono:

  • Le applicazioni del medesimo Digital Twin a supporto di più settori o addirittura più aziende

Poniamo come esempio la Digital Twin creata per un’automobile. Questa non solo potrà aiutare diverse aree della medesima azienda (come progettazione, manutenzione, prospetti di vendita) ma sarà utile anche ad aziende esterne come ad esempio le assicurazioni o i venditori di pneumatici. La condivisione di questi dati permetterà di ridurre le spese di creazione del Digital Twin e aumentare la precisione dei dati raccolti.

  • Le integrazioni fra Digital Twins

Il principio alla base delle integrazioni fra gemelli digitali consiste nell’applicazione pratica dei loro gemelli reali. In funzionamento ogni componente interagisce con altri e questo comporta degli ulteriori dati di aggregato.

Ad esempio un impianto eolico, per funzionare, necessita di vari componenti integrati (come turbine, pale, motore). I Digital Twins di ognuno di questi componenti se legato agli altri e posto in simulazione, potrà fornire dati molto più precisi su usura, guasti ed eventuali altre problematiche.

Il PLM come Digital Twin

L’implementazione del PLM in azienda permette tutta una serie di benefici che coinvolgono vari reparti, come ad esempio la condivisione di documenti, l’archiviazione sicura, la gestione dei processi e la risoluzione delle problematiche di versione.

La spinta alla digitalizzazione, tuttavia, ha richiesto più attenzione ai processi, alle IoT, ai dati e alla gestione del prodotto nel suo intero ciclo di vita. Questo insieme di informazioni crea a tutti gli effetti un vero e proprio Digital Twin che sviluppa il concetto di PLM e lo eleva a strumento di sviluppo processi, di simulazione di scenari futuri e fornisce una soluzione predittiva e gestionale del prodotto.

Pensiamo ad esempio ad un Product Lifecycle Management System che raccoglie tutti i dati di prodotto di un’azienda di packaging. Oltre alla gestione dei documenti e delle informazioni utili ad essere archiviate in prospettiva di futura consultazione, il gemello digitale permette di simulare delle migliorie all’impianto, cambi di fornitore, modifiche alla materia prima, analisi predittive utili a marketing e reparto amministrativo/finanziario dell’azienda e crea delle vere e proprie stime (ad esempio di vendita).

Con la spinta a Digitalizzazione e Industria 4.0 il PLM come Digital Twin, se opportunamente implementato, può permettere alle aziende di migliorare la qualità dei processi, dei prodotti e consentire l’integrazione con tecnologie innovative (quali IIoT) senza mai perdere di vista il bilancio di efficienza/efficacia.

Si tratta di fornire alle aziende uno strumento che li porta direttamente a poter usufruire delle evoluzioni tecnologiche e le innovazioni dell’industria 4.0 ponendosi come precursori e creatori delle tendenze rivoluzionarie in ambito industriale.

Fonti

– https://www.automazionenews.it/digital-twin/

– https://www.agendadigitale.eu/industry-4-0/industry-4-0-modello-digital-twin-migliora-sviluppo-prodotti/

– https://www.gartner.com/en/newsroom/press-releases/2019-02-20-gartner-survey-reveals-digital-twins-are-entering-mai 

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Implementazione PLM: fra Change Management e Reverse Mentoring

L’implementazione di qualsiasi software in azienda è una questione estremamente delicata. Stressante per i decisori, impegnativa per gli utilizzatori e spesso va rivista a distanza per calcolarne l’effettivo ROI* con la dirigenza. In particolare, l’implementazione PLM come Product Lifecycle Management è una tipologia di software che cambia la filosofia aziendale, la gestione dei documenti, la collaborazione e la comunicazione fra reparti. Essa, infatti, punta a migliorare l’efficienza/efficacia dei processi in ottica di digitalizzazione e Industria 4.0.

Come evitare di farsi spaventare da un cambiamento così radicale della struttura? In che modo valutare anticipatamente le fasi di sviluppo del processo di implementazione? E’ possibile eliminare i blocchi di resistenza al cambiamento che potranno crearsi? Come gestire al meglio l’evoluzione aziendale verso il futuro?

Alcuni dei metodi più innovativi per mettere in atto questa implementazione PLM sono il Change Management e il Reverse Mentoring. Vanno intesi solamente come trend delle grandi compagnie e non come unici accorgimenti da mettere in atto; potrebbero, tuttavia, essere il punto di svolta per l’evoluzione aziendale.

Change Management, dalle Scienze Sociali ai cambiamenti aziendali.

Il Change Management è una tendenza di cui si parla molto (Forbes) ma, in realtà, è un concetto che esiste da centinaia di anni e consiste nella gestione dei cambiamenti. Nello specifico, la versione moderna del termine prevede un management che viene realizzato tramite fasi e strumenti dedicati, con particolare attenzione all’approccio umano alle trasformazioni.

“Questi strumenti comprendono un approccio strutturato che può essere efficacemente utilizzato per realizzare, accompagnare e supportare la transizione, aiutando così l’organizzazione a realizzare e governare la propria trasformazione” – Wikipedia.

Ma quali sono gli effettivi vantaggi del Change Management?

Tra i vantaggi che possono essere quantificabili vi sono:
– definizione chiara (e maggiorata) del ROI*;
– rispetto di tempi e budget prefissati per l’implementazione;
– raggiungimento puntuale degli obiettivi iniziali.

I maggiori benefici che apporta, tuttavia, non sono facilmente valutabili perché riguardano il personale aziendale coinvolto direttamente. Già nel 1974 Schön individua il cosiddetto “Conservatorismo Dinamico delle Organizzazioni” in cui sostiene come il conservatorismo “induce ad auto proteggersi dai cambiamenti non originati dalla propria volontà. Schön riconosce la crescente necessità delle organizzazioni a divenire più flessibili per far fronte alla crescente velocità dei cambiamenti che le investono in misura sempre maggiore, arrivando a dotarsi di un processo di ‘apprendimento’ continuo.” – Wikipedia

Le organizzazioni in genere, e le aziende nello specifico, possono utilizzare il Change Management come utile strumento per qualsiasi trasformazione aziendale, compresa l’implementazione PLM. In particolare, una gestione strutturata del processo diminuisce gli errori riscontrabili, permette di rispettare tempistiche, budget ed obiettivi, aumenta il coinvolgimento al progetto del personale riducendo le resistenze ed infine crea la coesione d’intenti di cui l’implementazione PLM necessita per essere efficace.

Reverse Mentoring: le generazioni a confronto

Un ulteriore sviluppo aziendale in voga (Corriere della Sera) è costituito dal Reverse Mentoring. Questo termine, per quanto di tendenza, nasce nel 1999 grazie a Jack Welch, ex CEO della General Electric. Egli ideò uno specifico (quanto semplice) programma per ridurre il gap generazionale. Welch “chiese ai 500 top manager dell’azienda di individuare giovani impiegati che potessero insegnare loro l’utilizzo del web. (..) Le competenze digitali dei junior e l’esperienza dei senior si incontrano.” – Fondirigenti

Oggi il Reverse Mentoring viene definito come uno dei capisaldi nello sviluppo della cultura al cambiamento. Utilizzare il know-how e le competenze aziendali in ottica di efficienza/efficacia permette non solo di risparmiare ma anche di aumentare la coesione del personale. Si rendendo così le skills proprie un bene comune a sostegno dell’intera impresa.

I principali benefici del Reverse Mentoring nell’Implementazione PLM

Un tempo, non così lontano, le competenze aziendali erano suddivise rigidamente fra settori ed in ognuna delle divisioni aziendali era presente una figura cardine.

Pensiamo ad esempio allo sviluppo di un prodotto, ed immaginiamo il “signor Giovanni”, dipendente dal lontano 1968 che conosce ogni particolare di ogni prodotto che è stato venduto in azienda. Gran lavoratore e perfetto risolutore di problemi si affida alle sue esperienze e ad anni di relazioni con fornitori e clienti.
Mai utilizzato un computer, si affida alle telefonate dirette per soluzionare grattacapi.
Immaginiamo ora di mettere nelle sue mani un PLM, uno strumento magnifico, completo ed efficiente che potrebbe risolvere molti dei suoi mal di testa e permettergli qualche giorno di ferie all’anno. Lo shock è assicurato e certamente egli diventerà un paladino della campagna anti-PLM.

Pensiamo ora di affiancare al signor Giovanni una delle nuove leve dell’ufficio: Francesco anno 2000, millennial con tanta voglia di imparare ma nessuna esperienza. La loro collaborazione permetterà ad entrambi di aumentare le competenze, li farà sentire utili e porterà il know-how ad essere condiviso e a costituire un valore aggiunto del loro lavoro.

L’uso del Reverse Mentoring nell’implementazione PLM non permette solamente di risparmiare sulle spese di formazione; abbatterà barriere generazionali e di competenza, darà dignità a tutte le figure coinvolte, diminuirà le resistenze al cambiamento e permetterà di utilizzare diversi approcci nella risoluzione di problemi.

Due metodi non fanno una soluzione!

Per quanto entrambi i metodi di cui si è trattato possano essere estremamente utili per un’ottima implementazione PLM, non è possibile utilizzarli come unico approccio.
La scelta di evolvere come azienda adottando un Product Lifecycle Management richiede attenzione e preparazione, dall’iniziale fase di scelta del prodotto e dei consulenti, alla comunicazione interna; dalla presentazione della proposta alla dirigenza fino alla comunicazione interna del cambiamento al personale coinvolto.

*ROI = Return on Investment o ritorno dell’investimento, la redditività degli investimenti effettuati dall’azienda.

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MECSPE 2021

23/25 Novembre | Vi aspettiamo a MECSPE 2021!

Segna l’appuntamento in calendario:
da Martedì 23 a Giovedì 25 Novembre 2021
presso Bologna Fiere

📌 Padiglione e Stand …in aggiornamento…

PRO.FILE Italia sarà espositore, come ogni anno, alla Fiera MECSPE 2021, che si terrà alle Fiere di Bologna dal 23 al 25 novembre, in uno dei saloni dedicati alla Fabbrica Digitale.

MECSPE è la fiera di riferimento per l’industria manifatturiera. Un evento di successo con numeri di partecipazione in continua crescita (oltre 56.000 visitatori nel 2019).

I temi centrali della fiera MECSPE anche quest’anno sono le tecnologie per l’innovazione, la Fabbrica Digitale e l’Industria 4.0 in cui il PLM ed in particolare il nostro sistema PRO.FILE trovano una collocazione naturale come testimoniano i nostri molti clienti italiani ed internazionali.

Allo stand troverete lo staff PRO.FILE Italia pronto ad accogliervi con le informazioni, le presentazioni e tutto il materiale informativo sul sistema PLM e DMStec PRO.FILE della casa tedesca PROCAD, con la possibilità di approfondire le tematiche di vostro interesse. Potrete inoltre incontrare aziende già nostre clienti o che stanno valutando il nostro sistema PLM.

E’ possibile richiedere il biglietto personale gratuito con ingresso, catalogo guida e parcheggio compilando il form a questo link: PRO.FILE Italia (Affrettatevi!! I posti sono limitati)

Vi aspettiamo al nostro stand MECSPE 2021!

Link utili per organizzare la tua visita:

Luogo, date e orari ➡ link

Pagina espositore PRO.FILE Italia su catalogo online mecspe.com  ➡  link

gestione dei documenti

La gestione dei documenti nelle strutture tecniche complesse

gestione dei documenti

La gestione dei documenti strutturata DMStec nelle strutture tecniche complesse

Quando si parla di aziende di ingegneria meccanica e impiantistica occorre andare oltre i semplici sistemi di gestione dei documenti: in questo caso si tratta di gestire strutture di progetti, prodotti o infrastrutture in modo indipendente dal documento e dalla sua semplice archiviazione. Insieme al PDM, questo aspetto costituisce la base per creare una strategia di processo vincente nel Product Lifecycle Management (PLM).

Perché non è conveniente utilizzare il File System?

Oggi il numero di dati e di documenti da gestire è sempre crescente e affidarsi al mero File System di Microsoft può, oltre che essere limitante, anche essere poco efficace e affidabile: errori di archiviazione, difficoltà di reperimento dell’informazione, duplicazione dei dati senza avere la certezza dell’ultima versione aggiornata, etc… Conviene correre questo rischio, a discapito della redditività stessa dell’azienda?
Basandosi su semplici sistemi documentali, invece, non è possibile sapere con immediatezza quante volte un elemento compare in un determinato impianto e dove è installato.

La gestione dei documenti strutturata: il DMStec

Le soluzioni DMStec consentono, mediante riferimenti, di creare le strutture di un prodotto, un progetto o un impianto complesso in modo indipendente dai documenti e quindi memorizzare i documenti in queste strutture. Eventuali modifiche avvengono alla fonte, con la certezza di avere sempre a disposizione la versione aggiornata: è questa la base per creare i dossier di macchina e di progetto non più statici, bensì dinamici e che siano connessi all’intero ciclo di vita del prodotto.

Sei interessato ad approfondire l’argomento? PRO.FILE rappresenta una soluzione completa per gestire anche la gestione dei documenti strutturata DMStecContattaci per maggiori informazioni!

Sei curioso di capire come PRO.FILE potrebbe collocarsi all’interno della tua realtà aziendale, e come potremmo collaborare insieme?

Approfondiremo gli argomenti di tuo interesse, o fisseremo una demo di prodotto realizzata specificatamente per la tua realtà aziendale !

18/20 Giugno | Vi aspettiamo a MECSPE 2020!

Segna l’appuntamento in calendario:
da Giovedì 18 a Sabato 20 giugno 2020
presso Fiera di Parma

📌 Padiglione 3 | Stand A74

PRO.FILE Italia sarà espositore, come ogni anno, alla Fiera MECSPE 2020, che si terrà a Fiere di Parma dal 18 al 20 giugno, in uno dei saloni dedicati alla Fabbrica Digitale: Padiglione 3 Stand A74.

MECSPE è la fiera di riferimento per l’industria manifatturiera. Un evento di successo con numeri di partecipazione in continua crescita (oltre 56.000 visitatori nel 2019).

I temi centrali della fiera MECSPE anche quest’anno sono le tecnologie per l’innovazione, la Fabbrica Digitale e l’Industria 4.0 in cui il PLM ed in particolare il nostro sistema PRO.FILE trovano una collocazione naturale come testimoniano i nostri molti clienti italiani ed internazionali.

Allo stand troverete lo staff PRO.FILE Italia pronto ad accogliervi con le informazioni, le presentazioni e tutto il materiale informativo sul sistema PLM e DMStec PRO.FILE della casa tedesca PROCAD, con la possibilità di approfondire le tematiche di vostro interesse. Potrete inoltre incontrare aziende già nostre clienti o che stanno valutando il nostro sistema PLM.

E’ possibile richiedere il biglietto personale gratuito con ingresso, catalogo guida e parcheggio compilando il form a questo link: PRO.FILE Italia (Affrettatevi!! I posti sono limitati)

Vi aspettiamo al nostro stand nel padiglione 3 a MECSPE 2020!

Link utili per organizzare la tua visita:

Come raggiungere Fiera di Parma  ➡  link

Pagina espositore PRO.FILE Italia su catalogo online mecspe.com  ➡  link

Marchesini Group conferma da 20 anni la professionalità di PRO.FILE PLM

Este approfondisce all’interno della sessione “Parole di management” gli step decisionali della scelta di Marchesini su PRO.FILE PLM 

Este,  in occasione del ventennale dell’utilizzo di PRO.FILE PLM da parte dell’azienda Bolognese Marchesini Group, specializzata nella produzione di linee e macchine per l’imballaggio automatizzato per l’industria farmaceutica e cosmetica, ha intervistato la CAD Manager di Marchesini Group, Stefania Renzo.

Marchesini Group,  con gli anni si è trasformata da realtà locale a multinazionale e quindi il moltiplicarsi dei dati aziendali e la necessità di un’organizzazione più strutturata, hanno visto nascere l’esigenza di adottare un sistema PDM – PLM – DMStec che permettesse di gestire con precisione i milioni di documenti da archiviare.

In Marchesini Group, PRO.FILE è distribuito su oltre 800 postazioni dislocate in 8 sedi, e funge da sistema completo di gestione dei dati e dei documenti dei prodotti, ma quali sono state le principali caratteristiche di PRO.FILE che hanno indirizzato con fermezza il Gruppo Marchesini all’implementazione di questa soluzione, e al rinnovo di questa scelta dopo 20 anni di utilizzo?

  • Scalabilità
  • Alta facoltà di personalizzazione
  • Possibilità di gestire la soluzione senza eccessivo impiego di risorse interne
  • Semplicità d’utilizzo e di implementazione
  • Personale interno completamente autonomo nella gestione del PLM …

Durante l’intervista, Stefania Renzo, CAD Manager di Marchesini Group ci illustra questi punti e  spiega in modo dettagliata quali sono stati i passaggi che hanno permesso a Marchesini Group di maturare con convinzione la scelta verso PRO.FILE 


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Copia di SITO WEB - Immagine in evidenza 750x416px

PRO.FILE Italia promuove la formazione PLM e il lavoro per l’Industria 4.0

Industria 4.0 ed Istituti Tecnici Avogadro e Grassi: il contributo di PRO.FILE Italia

PRO.FILE Italia ha presentato il PLM PRO.FILE ai “millennials” di due rinomate scuole superiori torinesi, l’Istituto Avogadro e l’Istituto Grassi. Grande l’entusiasmo con cui gli studenti hanno partecipato alla presentazione.

L’Istituto Grassi ha ospitato PRO.FILE Italia nell’Aula Magna, coinvolgendo gli studenti delle classi Quinte e Quarte delle sezioni di Meccatronica e di Informatica.
La scelta è stata quella di indirizzare una presentazione mirata di PRO.FILE Italia dedicata alle classi di Meccatronica, per permettere loro di approfondire in che cosa consiste un sistema di Product Lifecycle Management , quali sono i suoi campi applicativi nell’ambito dell’ Industria 4.0, e comprendere a fondo il significato di “gemello digitale” (digital twin) del prodotto fisico.
Grazie alle molteplici integrazioni di PRO.FILE con tutti i principali i sistemi CAD sia meccanici che elettrici/elettronici presenti sul mercato, tra cui anche quelli utilizzati nell’Istituto stesso, gli studenti hanno potuto imparare ad utilizzare un sistema di gestione delle informazioni digitali del prodotto, che troveranno nelle aziende manifatturiere presso le quali andranno a lavorare.

Con le classi Quinte e Quarte di Informatica si sono approfonditi invece il risvolto informatico del sistema PRO.FILE e i possibili campi applicativi di configurazione e programmazione, oltre che di interfacciamento con altri sistemi come ad esempio i sistemi gestionali ERP.

La sessione di presentazione all’Istituto Avogadro è invece avvenuta direttamente presso le classi Quinte delle sezioni di Informatica, dove oltre al sistema PRO.FILE è stata presentata nel dettaglio l’attività che un tecnico informatico è chiamato a svolgere sul sistema PLM, in un contesto lavorativo di Industria 4.0: proprio questo aspetto di futuro lavorativo e la testimonianza diretta di un loro ex-studente, oggi tecnico PRO.FILE, ha riscosso notevole interesse sia da parte degli studenti che dei docenti.

Gli studenti hanno quindi potuto recepire nell’immediato la facilità di utilizzo e di configurazione del sistema PLM PRO.FILE.

PRO.FILE Italia al “Career Day” by Adecco presso l’Istituto Tecnico Majorana di Grugliasco (TO)

PRO.FILE Italia è stata inoltre invitata al “Career Day” organizzato da Adecco presso l’Istituto Tecnico Majorana di Grugliasco (TO), per presentare il sistema PLM PRO.FILE ed i suoi campi applicativi in ambito Industria 4.0 e di rappresentazione del “gemello digitale” (digital twin) del prodotto fisico. L’incontro ha aiutato gli studenti delle classi Quinte ad orientarsi verso il loro futuro professionale, dando loro visibilità di aziende dell’area torinese operanti in vari settori.

L’evento ha visto coinvolte primarie aziende manifatturiere ed informatiche, ed ha conseguito grande partecipazione ed entusiasmo da parte degli studenti che hanno potuto assistere alle presentazioni delle aziende in Aula Magna.
I rappresentanti di PRO.FILE Italia hanno contribuito attivamente sostenendo gli studenti e le aziende in cerca di figure pertinenti al settore IT e nello specifico di ruoli in cui è necessario l’utilizzo di un sistema di gestione delle informazioni digitali di prodotto.

Fonte dell’articolo: PRO.FILE Italia